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edizione del 1611
edizione del 1709
edizione del 1760
vedi Allegoria d'Abruzzo, in Abruzzo Citra et Ultra di G. Blaeu, Amsterdam, 1640
SPIEGAZIONE DELL'ALLEGORIA
(testo pubblicato a partire dall'edizione del 1603)
ABRUZZO
Donna di aspetto virile et robusto, vestita di color verde, che stan-
do in luoco erto et montuoso con la destra mano tenga un'asta et
con la sinistra porgi con bella gratia una cestella piena di zaffarano et ap-
presso lei da un de i lati sia un bellissimo cavallo.
I Popoli di questa Provincia anticamente si chiamarono Sanniti, Cara-
ceni, Peligni, Maruceni, Precutini, Vestini, Irpini et altri nomi secondo i
luoghi et le Città di essa Regione, ma in generale trasse il nome de' San-
niti dalla Città di Sannio, dalla quale anticamente ha riportato il nome tut-
ta questa Provincia come quella che di tutti questi popoli fu capo, come
narra Strabone lib. 5.
Fu poscia chiamata Aprutio, in vece di Precutio, cioè da quella parte
de'
Precutini e hora ha acquistato il nome di Abrutio in vece di Precutio,
essendo corrotto il vocabolo di maniera che questa denominatione scam-
bievolmente è stata successa a quella de' Sanniti et fatta universale, come
ella a tutto il paese.
Si dipinge donna in luoco erto et montuoso, per essere questa Provin-
cia così fatta. Si fa vestita di color verde et di aspetto virile et robusto,
percioché, co-
me dice Plinio nel libro terzo, che gli huomini habitanti ne' monti son vi-
gorosi, robusti et più forti di quegli che habitano luoghi piani, esercitan-
do più quelli il corpo che non fanno questi.
Et perché produce questa Regione grandissima quantità di zafferano,
del quale non solo ne participa tutta l'Italia, ma molti altri paesi ancora,
si rappresenta che porghi la bella cesta piena di questi frutti.
Il bellissimo cavallo che gli sta appresso denota i generosi e
molto no-
minati cavalli di Regno, de' quali de' più forti sono in questo paese, per la
già detta cagione del sito, se bene per la bellezza et grandezza di corpo
ve ne sono in Calabria di molta stima, massime quelli della razza del Re,
del Principe di Bisignano et altri.
Sta anche bene il cavallo a questa Provincia percioché, essendo ani-
male di sua natura generoso et servendo al fatto della guerra, si attribui-
sce a' Sanniti, huomini bellicosi che (come appresso si dirà) stettero a fron-
te più volte con l'esercito de' Romani.
L'asta che tien con la destra mano è per significato del lor proprio
no-
me, significando (come dice Festo) la voce Greca sannia
asta.
Oltre di ciò
l'asta gli si conviene in segno della virtù et del grande va-
lore. Percioché i Sanniti, cominciando a fare conto della virtù et fra di
loro delle persone virtuose, in tutti gli atti civili, come di pace così di
guer-
ra, honoravano quelli et divennero tanto coraggiosi che ardirono di far-
si soggetti tutti gli convicini Popoli, scorrendo gran paesi, et di farsi inimi-
ci i Romani, a' quali (come dice Strabone nel luogo citato) fecero più vol-
te veder la prova del loro valore. La prima volta fu quando mossero
la guerra. La seconda quando furono in lega con essi loro. La terza quan-
do cercarono d'essere liberi et Cittadini Romani e non lo potendo otte-
nere mancorno dell'amicitia de' Romani et se ne accese la guerra chiama-
ta Marsica, la quale durò due anni et finalmente ottennero d'esser fatti
partecipi di quello che desideravano.