Con questo numero de “I Quaderni della De Meis”, si intende commemorare Mario Zuccarini, a dieci anni dalla scomparsa. È un omaggio che la Biblioteca provinciale di Chieti vuole tributare a chi vi ha lavorato per oltre trent’anni, affiancando, nel suo ruolo di vicedirettore, i direttori Francesco Verlengia e Ugo De Luca.
Ma il legame tra Mario Zuccarini e la nostra biblioteca è andato oltre la sua morte; infatti, nel luglio del 2002, il figlio Luigi volle donare alla “De Meis” la collezione paterna, circa millecinquecento volumi, che egli pazientemente aveva raccolti, schedati e pubblicati, insieme ad altre migliaia, nel voluminoso corpus di bibliografia abruzzese.
Con questo lavoro editoriale, si dà corpo all’idea e all’entusiasmo di Enrico Di Carlo, che coniugando professionalità e disponibilità, è riuscito a coinvolgere, attorno al suo progetto, quanti conobbero, a vario titolo, il “Commendatore”.
La biografia e la bibliografia, curate dallo stesso Di Carlo, e le testimonianze di quanti lo hanno avuto compagno in politica, nel giornalismo o nella lunga attività di promozione teatrale, evidenziano, in realtà, due storie che, inevitabilmente, si intrecciano lungo un arco di tempo compreso tra il 1945 e il 1996: la storia personale e quella della sua Chieti, che lo vide amministratore per venticinque anni, sovrintendente del Teatro Marrucino per ventidue anni e giornalista per cinquanta anni, molti dei quali passati a “raccontare” la cronaca della città e della provincia come corrispondente della Rai e dell’Agenzia Ansa.
(dalla Introduzione di Francesco Lullo)

Omaggio a Mario Zuccarini in un nuovo libro a cura di Enrico Di Carlo

Mario Zuccarini. Un palco sulla città, a cura di Enrico Di Carlo, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital-Paper world, 2006;

Mario Zuccarini (Chieti 24 febbraio 1920 - 12 novembre 1996) fu Bibliotecario alla De Meis di Chieti dal 1945 al 1978; giornalista Rai e corrispondente dell'Ansa, ebbe un ruolo importante all’interno dell’UCSI, l’associazione stampa cattolica, prima come vice presidente regionale, poi come presidente della sezione chietina.
Tra il 1960 e il 1985 fu consigliere e assessore comunale, nel partito della Democrazia Cristiana e il 16 maggio 1974 ricevette dalla Giunta municipale l’incarico (che conservò fino alla morte) di Soprintendente del Teatro Marrucino che era stato riaperto il 29 aprile 1972 dopo circa trent’anni di abbandono.
La storia locale e regionale occupò gran parte della sua opera. Si pensi ai volumi sulla processione teatina del Venerdì Santo e ai tanti profili biografici di uomini illustri abruzzesi, comparsi su giornali e riviste specializzate; si pensi all’attività svolta sotto gli auspici della Deputazione abruzzese di storia patria (che lo ebbe socio ordinario dal 1975 e deputato dal 1986); e a quella di segretario dell’Istituto abruzzese per la storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza, dove portò il suo contributo di uomo di cultura.
Di certo, il nome di Zuccarini rimarrà legato, nel campo degli studi, al monumentale progetto di “bibliografia abruzzese”, che si articola in più fasi.
Nel 1956 pubblicò i Contributi alla bibliografia abruzzese. Serie 1., il repertorio, con oltre 1300 voci, si collega alle bibliografie generali del secolo precedente, delle quali conserva l’impianto topografico.
Dopo oltre vent’anni pubblicò, nel 1980, la Bibliografia
abruzzese compilata «come repertorio analitico e […] mezzo di sicura informazione di quanto la “De Meis” possiede sull’Abruzzo sia in monografia che in articoli di periodici». A partire dal 1990, il lavoro di raccolta bibliografica produrrà altri tre volumi editi dalla Deputazione abruzzese di storia patria, di cui l’ultimo uscì postumo nell’anno 2000, a cura di Umberto Russo.
Con le oltre diciassettemila voci complessive, lo sterminato repertorio, pur partendo dal materiale della biblioteca chietina, aveva ormai allargato il campo della rilevazione, inclusa la raccolta libraria dello stesso autore.